- Prima
interrogazione del Movimento 5 Stelle:
La Consigliera Antonia Bagnato espone l'interrogazione:
Attualmente da parte dell’Amministrazione non si hanno notizie in merito
alla situazione dei richiedenti asilo ospitati nel Centro d’accoglienza “Ex
Parlapà”, e da canali non istituzionali, si viene a conoscenza di informazioni
contrastanti sia sul numero degli ospiti, sia sul loro stato di ospitalità.
Chiediamo quali siano gli sviluppi della situazione dei richiedenti asilo ospitati
al Parlapà. Quale sia attualmente il numero effettivo di richiedenti asilo ad
Alpignano. E l’esito della vicenda relativa alla Dimora800.
Risponde
all'interrogazione il Sindaco Andrea Oliva:
L’hotel
Parlapà dovrebbe ospitare un numero massimo di immigranti pari a 250,
le richieste che avevamo fatto al prefetto era di un numero decisamente
inferiore, ci siamo dovuti scontrare con quello che è il piano economico, cioè
il piano che deve sostenere un costo economico dell’associazione, quindi il
numero che noi avevamo richiesto che era di 120 unità, allo stato attuale non è
stato possibile rispettarlo. Avevamo pattuito quindi un numero leggermente
superiore di 150-160 unità , per far in modo che l’associazione riuscisse a
sostenere i costi. Sono successe poi delle emergenze: non si erano preventivati
questi numerosi sbarchi e il prefetto ha dovuto utilizzare le risorse per poter
fronteggiare questa situazione e mi ha contattato dicendo che temporaneamente avrebbe dovuto
usufruire della struttura del Parlapà per affrontare l’emergenza.
Il
numero effettivo dei richiedenti asilo ad Alpignano è di 328 ospiti, di cui 293
sono ospitati al Parlapà.
Per quanto riguarda la Dimora 800, come Sindaco mi ha messo in seria difficoltà la mancanza di
collaborazione da parte del gruppo del Movimento 5 stelle perché, nel momento in cui
abbiamo riunito la prima Commissione, avevamo evidenziato il merito della
consigliera Bagnato, constatando una problematica all'interno della Dimora, che
era evidente a noi, ai carabinieri e alla Prefettura. Successivamente
all'incontro della commissione, siamo andati dal Prefetto, anche su
richiesta della Bagnato, e abbiamo
concordato con la prefettura di verificare se c'erano le condizioni per far andare avanti la struttura, ed è stato pianificato il
controllo. La brutta sorpresa è stata quella di ricevere la chiamata della
prefettura, perché il controllo previsto per lunedì, è stato messo sui giornali
il sabato precedente. Informazione che, essendo pubblica, ha messo me in grossa
difficoltà, perché se io avviso prima una struttura che vado a controllare,
tale struttura utilizzerà tutti i metodi per rimediare. Errore che non ha
creato disagio, perché comunque la prefettura ha deciso di dimezzare il numero
dei migranti presenti al interno della
struttura e successivamente valutare se ridurre ulteriormente il numero o di
chiudere l’intera gestione.
Riprende la parola la consigliera Antonia Bagnato :
Aspettavamo
come gruppo, un verbale riguardo l’incontro con il prefetto
e tali informazioni non sono arrivate. Quindi, visti i tempi molto lenti della politica e considerando che questi ragazzi sono da gennaio in queste condizioni, non ci sembrava il caso di aspettare
ulteriormente. Abbiamo quindi deciso
di avvisare anche la
popolazione che conoscevano le condizioni di questi ragazzi. A noi interessava informare i cittadini, non vedo sinceramente il problema , e comunque, questa signora sapeva che in ogni caso sarebbero andati prima o poi a
controllare.
Per noi vige il principio
dell’informazione, e se siamo a conoscenza di qualcosa che riguarda un punto importante del
nostro paese, ci sentiamo in dovere di comunicare ai cittadini quanto sta accadendo, e allora, poiché tutti sapevano di questa condizione, a maggior
ragione penso che si dovesse agire in tempi abbastanza rapidi, perché stiamo
parlando sempre di persone.
La consigliera Antonia
Bagnato si dichiara non soddisfatta della risposta ricevuta
- Seconda
interrogazione del Movimento 5 Stelle:
IL consigliere Cosimo Fabio
Di Maggio prende la parola:
Considerato che La società Neosis s.r.l. già a settembre
consigliava una analisi al microscopio, visti i dati non proprio rassicuranti
delle rilevazioni di settembre 2016. Nel mese di luglio 2016, si
riceveva esito positivo all'accettazione del mutuo per i lavori di bonifica da eseguire
nella scuola Rodari. Stando a quello che si raccontava durante la passata
campagna elettorale, esistevano alternative per la sistemazione dei bambini
della Rodari. Si interroga pertanto il Sindaco e la Giunta perché
l’amministrazione non si è confrontata con i genitori dei bambini della Rodari
sul da farsi. Perché non si è deciso di eseguire i lavori di bonifica
dopo i risultati delle rilevazioni, posticipando l’apertura della scuola Rodari
del tempo necessario per la bonifica. Se le rilevazioni fatte a cura
dell’Arpa e SPreSAL/A.S.L. evidenziano presenza di fibre di amianto rilevanti
nell'aria, procederete immediatamente alla chiusura della scuola e all’avvio
dei lavori di bonifica?
Risponde
l'Assessore Maurizio Morra di Cella:
Il
2 novembre sono state fatte delle analisi con un altro sistema,
previsto dalla legge, L’analisi con il microscopio ottico a contrasto di fase, ha il vantaggio di essere economico e nel caso in cui questo genere di indagine
avesse dato un risultato superiore alle 20 fibre, avremmo chiesto noi all'Arpa di
fare delle ulteriori indagini con la
metodologia Sem, dove un campione di Sem rilevato dall'Arpa costa 600 euro. Lì ne sono stati prelevati 5.
Non
è corretta invece l’affermazione sulla Neosis, perché essa non dice da nessuna
parte che i dati rilevati, non sono rassicuranti.
I
vari dati sono corretti, il massimo è 14.4 fibre a litro, valore del tutto
inferiore a 20.
Per
riconoscere l’amianto, non ci sono alternative, si utilizza il Sem. Detto questo, l’amministrazione non si è confrontata
con i genitori della Rodari, perché non se n'è verificata la necessità . Abbiamo impostato il discorso con lo Spresal, consegnandogli il materiale, che a fronte di questo, ha
concordato con no, che la scuola poteva
benissimo rimanere aperta. In più abbiamo
fatto i campionamenti dell’aria per la maggior sicurezza dei cittadini.
.
Non
si è deciso di eseguire i lavori di bonifica, perché i passaggi fatti
garantivano gli aspetti di sicurezza dei bambini, per cui non era necessario .
Se
l’analisi con il Sem dovesse evidenziare la presenza dell’amianto, non sarà una
scelta dell’Amministrazione di chiudere la scuola, ma è la legge che ce lo
dice.
Sul
perché non si sono iniziati i lavori prima di tutto il resto, ci sono una seria di
motivi tecnici : tra questi, l’appalto dei lavori, che avrebbe comportato la chiusura della scuola tutto l’anno e abbiamo voluto evitare il disagio dei cittadini.
Riprende
la parola il consigliere Cosimo Di
Maggio:
La Neosis non dice che le rilevazioni sono
preoccupanti, lo diciamo NOI.
Abbiamo
visto i valori molto vicini al limite, ed è su questo che abbiamo ragionato, la
parola limite. LIMITE è ciò che dice la
legge, ma non è giustificabile per noi.
Siamo stati abituati in questi anni ad andare nelle scuole con presenza
di amianto...C’è
un limite di legge che dice, finché siamo al di sotto di questo limite va tutto
bene, entriamo e non c’è nessun problema. Ma per noi NON è COSI. Basta una sola fibra per ammalarsi, quindi, secondo noi i limiti di legge non valgono, nel senso che usiamo la coscienza e quindi, faccio MEA CULPA come Consigliere, perché a
luglio non sono stato in grado di contrastarvi, e anche IL
MIO GRUPPO POLITICO si prende la responsabilità di questo. Ma da oggi non
ci prendiamo più la responsabilità. Noi chiediamo la chiusura immediata della scuola. Ci
sono aule, in altre scuole, in grado di ospitare i bambini della scuola Rodari. Nel caso non si trovassero, si possono utilizzare strutture
comunali o chiedere ai comuni vicini disponibilità. Visto che abbiamo
i soldi per fare questi lavori, indire un bando e bonificare la scuola,
per noi non ci sono alternative. Non
abbiamo intenzione di prenderci la responsabilità di mandare i bambini nelle
scuole con l’amianto.
Il consigliere Cosimo Fabio
Di Maggio si dichiara non soddisfatto della risposta ricevuta
- Terza
interrogazione del Movimento 5 Stelle:
La Consigliera Antonia Bagnato espone l'interrogazione:
Il Comune di Rivalta in data 18 ottobre 2016,
inviava all’attenzione del Sindaco Oliva, l’invito per il seminario tecnico
riguardante la Nuova Linea Ferroviaria Torino Lione tenutosi il 5 novembre 2016 presso la Sala delle
Colonne del Municipio di Torino (protocollo n.ro 28/869)
Considerato che una parte della cittadinanza
alpignanese fa parte del Comitato Notav "La Gronda" ed anche alcuni membri del
Consiglio Comunale si vedono dichiaratamente schierati contro l’opera in
questione, si interroga pertanto il
Sindaco e la Giunta sul motivo per cui
tale invito non sia stato inoltrato agli amministratori comunali ed ai
componenti del Consiglio Comunale, così come richiesto esplicitamente dal
Sindaco di Rivalta, nonostante la rilevanza della tematica all’interno del
nostro territorio e nonostante l’impegno di parte della popolazione per la
difesa della Valle e dei propri diritti e se
siano favorevoli o contrari alla Nuova Linea Ferroviaria Torino Lione.
Risponde
all'interrogazione il Sindaco Andrea Oliva:
IL sindaco di Rivalta scrive una
lettera, indirizzata al protocollo, con su scritto "gentili colleghi sindaci", quindi non era indirizzata personalmente a me. All'interno della lettera c’era scritto "contiamo sulla tua partecipazione e ti preghiamo
di inoltrare l’invito alla tua giunta e ai consiglieri comunali". L’assessore Morra era informato di questo,
purtroppo l’evento era sabato 5 novembre e avevamo altri impegni e non
siamo potuti andare. Ad altre
attività di questo genere Morra ha già partecipato, però mi chiedo una cosa, facendo l’informatico ho poca carta e porto il PC con me e le comunicazioni
destinate a me le vedo. Dal mio mandato
a oggi ho analizzato 914 comunicazioni quindi, le attività sono molte e sinceramente
scriverò al sindaco di Rivalta e in modo
molto cortese, chiederò la cortesia di far lavorare gli uffici come dovrebbero
lavorare. Se il sindaco di Rivalta avesse scritto Gentili sindaci ,
consiglieri e giunta, l’ufficio
protocollo nel ricevere questo messaggio
avrebbe affidato questo documento a tutti i consiglieri e a tutta la giunta senza che fosse il mio
compito. Io non voglio fare il
presuntuoso , ma di fare il postino di qualcun altro sinceramente non ho voglia.
Contatterò il sindaco di Rivalta e gli
chiederò di essere più preciso in altre situazioni analoghe.
Sul tema TAV, all’interno della nostra giunta e consiglieri comunali è
un argomento che ha diverse opinioni tra noi, quindi non ci consideriamo né pro
Tav ne no Tav.
Riprende la parola la consigliera
Antonia Bagnato:
Accettiamo le scuse, visto
che comunque era indirizzato al sindaco e all'assessore, anche se sarebbe stato interessante che l’assessore avesse
partecipato, perché quest’opera apparentemente ci sembra lontana, ma in
realtà non è poi proprio così lontana. E
proprio perché alcuni di voi sono schierati
verso una direzione, sarebbe stato interessante la vostra partecipazione.
Ancora una volta non c’è una presa di
posizione da parte vostra su questo argomento.
La consigliera Antonia
Bagnato si dichiara non soddisfatta della risposta ricevuta
- Quarta
interrogazione del Movimento 5 Stelle:
Il consigliere Cosimo Di Maggio espone l'interrogazione:
In una società democratica è universalmente riconosciuto quale principio
irrinunciabile, promuovere la partecipazione dei cittadini alle questioni di
pubblico interesse e in generale alla gestione della “cosa pubblica”, e considerato
che: alcuni membri della maggioranza, nel 2013, seduti sui banchi
dell’opposizione pretendevano questo servizio con l’interrogazione in merito verbale 34/2013 Si interroga
pertanto il Sindaco e la Giunta Se provvederanno in breve tempo a riattivare il
servizio delle video riprese durante il consiglio comunale.
Risponde all'interrogazione
l’assessora Del Bel Belluz :
Io ho abbastanza memoria delle cose che seguo e che faccio, e io questa
pretesa delle video riprese sinceramente non la ricordavo e allora sono
andata a riguardami gli atti e sono
andata ad ascoltarmi la risposta all'interrogazione del sindaco di allora e
successivamente la mia. A me interessava capire se il servizio attivato avesse
un’efficacia, dal momento che le video riprese da un po’ di tempo non erano
accessibili, mi interessava capire quanti fossero effettivamente gli accessi, e
quali costi aveva avuto quel servizio.
La risposta del Sindaco fu che, fino a quel momento gli accessi da luglio 2011 a settembre 2013 erano stati 2017, significa che in 27 mesi avevamo avuto circa 74 accessi al mese,
circa 2 accessi al giorno. Successivamente, il servizio è andato avanti a
singhiozzo, per cui il punto è proprio questo, funziona o non funziona questo
strumento? Sarei proprio curiosa di capire quali sono le fonti che portano a
considerare ormai indispensabile l’utilizzo
dei social ad esempio nella vita pubblica e collettiva, io mi chiedo se
partecipare ad un social network abbia la stessa valenza di partecipare come
negli anni '60 ai collettivi studenteschi. Tante volte quelli che scrivono
sui social, li vedi per strada e abbassano la testa, mentre sarebbe
bello confrontarsi su queste tematiche quando ci si incontra.
Noi abbiamo un’idea un
po’ diversa di partecipazione, abbiamo anticipato gli orari per permettere
una buona partecipazione e devo dire che i risultati sono soddisfacenti, visto
la presenza di tanto pubblico. Per noi è importante il nostro progetto civico, abbiamo puntato molto
sulla partecipazione, non necessariamente deve essere vincolata attraverso
questi nuovi sistemi tecnologici che bisogna vedere quanti sono significativi e
importanti. Sono importanti i circoli, il gazebo sotto le bandiere che a voi
stanno molto a cuore. La ditta a cui era stato affidato il servizio di ripresa
ha rinunciato il 22 ottobre del 2015, perché evidentemente i costi pur essendo
molto elevati per loro non erano sufficienti, cioè quello che pagava il comune
non era abbastanza a garantire l’efficacia del servizio.
Il punto però che
questi servizi hanno un costo abbastanza elevato, si parla di circa 590-600
euro a ripresa.
Siamo disponibili a sentire delle vostre richieste e dei vostri progetti
sul tema.
Allo stato attuale le video riprese non sono previste.
Riprende
la parola il consigliere Cosimo Di
Maggio:
Noi, non abbiamo parlato
di social network, abbiamo
soltanto chiesto di avere questo servizio, soprattutto per le persone che non
possono venire e dare la possibilità anche a loro di vedere quello
che succede all'interno del consiglio... È importante dare questo servizio, sui costi sono
d’accordo con voi , sono troppo elevati , bisogna cercare una soluzione
alternativa, e cercheremo anche noi di informarci e di capire se ci siano soluzioni per riattivare questo servizio.
Il consigliere Cosimo Di Maggio si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta ricevuta